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Vincenzo Tropepe - Guitar

Sin da piccolo ho capito che la musica mi avrebbe accompagnato nella vita: e così è stato. Il mio primo strumento fu una chitarra autocostruita, il classico pezzo di legno (SOLIDBODY) con le corde in ferro filato, avevo appena sette anni.
Il primo approccio con una chitarra vera (credo avessi dieci anni) fu quando a causa di una febbre un mio amico non ha potuto suonare la famigerata “Novena di Natale” così mi insegnarono i classici quattro accordi e via: fu un successo, ricordo di aver guadagnato un sacco di soldi.

Musicalmente parlando sono cresciuto ascoltando tutt’altro genere che blues. Grazie al mio caro amico Lello Barillà fui indirizzato all’ascolto di musica veramente straordinaria che ancora oggi ascolto con piacere. 
I dischi che mi regalò Lello erano: Dali’s Car, gruppo formato da Peter Murphy dei Bauhaus, Orange Juice e Boomtown Rats di Bob Geldolf. All’epoca ascoltavo di buon grado Throbbing Gristle, Joy Division, Alan Vega, T-Rex, Clock DVA, Television etc. etc. In quegli anni trascorsi un breve periodo a LONDRA (era una meta obbligata per chi ascoltava quel genere di musica).

La prima esperienza di gruppo fu nell’89 quando, grazie a Corrado Cosoleto che mi vendette il mio primo basso elettrico (credo che grazie a lui ho intrapreso l’esperienza musicale), formammo di DIRTY MAGAZINE dove io suonavo il basso e cantavo.
A quell’epoca la scena era in fermento anche dalle nostre parti, mi ricordo degli X-RATED SEQUENCE dove appunto “militava” Giancarlo Alessi nostro attuale batterista. Le band si scioglievano e se ne riformavano altre così velocemente che non facevi in tempo a stabilire un genere o almeno ad avere una propria identità.

Subito dopo il progetto Dirty Magazine formammo nuove band i DREADFUL SIGHT e subito dopo gli STONED. 
Quest’ultima formazione (suonavamo punk), oserei dire “mitica”, ci fece varcare l’oceano infatti dopo aver fatto da spalla agli “Overlord” (formazione capitolina di R’n’R) in un locale reggino (fu un vero disastro), andammo a suonare a Catania in un locale straordinario: il Macumba. La band era così formata: io alla chitarra, Sergio Pochiero alla batteria (non ne aveva mai suonato una prima di allora) e Alfonso Calcaterra al “MIO” basso.
In quel periodo fui chiamato a suonare il basso in una band di Reggio Calabria LOST IN THE BUSH ricordo ancora alla facoltà di Architettura di Reggio un’esperienza da LSD. 

Dallo scioglimento degli Stoned e purtroppo degli X-Rated si creò una band alquanto particolare, alla batteria c’era Roberto, il fratello di Giancarlo (una macchina perfetta) ci chiamavamo MUGWUMPS nome preso da un romanzo di William Burroughs. Dopo qualche anno ancora nuove band: ELECTRIC WHEEL CHAIR col mitico Paolo Pellegrino.
Gli anni passavano ed i bollenti spiriti si affievolivano così trovai requie in uno “storico” gruppo di etno music i RE NILIU. Nei Re Niliu suonavo il basso (Rickenbacker 4001 Stereo) e ciancianelle varie, forse l’esperienza più bella e più completa è stata questa, durò più di dieci anni. Con questa formazione ho avuto la possibilità di girare l’Italia e la Germania partecipando nel ‘94 al WOMEX organizzato dalla Real World di Peter Gabriel.

Comunque tornando un po’ indietro, dopo la parentesi dark cominciai ad appassionarmi alla musica anni 60/70 quindi Led Zeppelin, Hendrix ma ero anche interessato alla scena West Coast americana (Dream Syndacate, Green on Red etc etc.) ed anche agli strumenti (che fu la mia rovina). 

La mia prima chitarra elettrica fu una Gibson SG standard che ancora posseggo, dopo di quella partì così la mia più grande passione: le chitarre “vintage” ahimè oggi ne ho parecchie che a giro faccio vibrare nei concerti. Pian piano mi appassionai al genere che oggi piacevolmente suono: il BLUES.
Quello che mi piace del blues è la magia che c’è dentro, tutta la sua storia, il blues se non lo senti nell’anima rischi di suonare per ore ed ore la stessa cosa ma se c’è l’hai dentro ti senti lievitare solo suonando una nota. 
Una breve storia hanno avuto i Jerapotamo Delta Blues band di Rock Blues.

Oggi suono con i Walking Trees e, oltre a divertirmi tantissimo, ho stretto con ognuno di loro un’amicizia fraterna poichè ormai suoniamo insieme dal ‘93

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